Da Energia in comune quasi 100mila euro in 5 mesi alle famiglie in difficoltà con le bollette


Il progetto, promosso dalle principali istituzioni del territorio e con partner nazionale Banco dell’energia, si è già attivato per quasi 350 richieste di aiuto

Sono circa 350 le famiglie in difficoltà del territorio piacentino che lo scorso anno, tra la metà di luglio e gli ultimi giorni di dicembre, hanno ricevuto un aiuto per pagare le utenze di luce e gas grazie al progetto “Energia in comune”. Quasi 100 mila euro di risorse erogate, utilizzate per più di 770 bollettini di pagamento, sono il primo bilancio parziale del fondo solidale che contrasta la povertà energetica e promuove la consapevolezza al consumo sostenibile. Ne sono promotori Fondazione Banco dell’energia Ente Filantropico, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio, Federconsumatori Piacenza, Banca di Piacenza e Crédit Agricole Italia.

LE FASI DEL PROGETTO

Presentato ufficialmente meno di un anno fa, nel marzo 2023, Energia in comune è entrato da subito nella fase operativa. In maggio è stato approvato il regolamento che definisce i criteri di selezione delle famiglie beneficiarie: limite di accesso ai contributi sono un Isee fino a 20.000 euro e la residenza sul territorio della Diocesi, a Piacenza e nei comuni della provincia che aderiscono.

Ogni nucleo familiare può presentare fino a tre domande di sostegno nel corso dell’anno, entro un tetto massimo complessivo di 300 euro. Le richieste sono analizzate e incrociate dal Comitato esecutivo, e il pagamento delle bollette viene effettuato direttamente da Caritas.

Grazie alle riunioni conoscitive in Provincia, in estate si è concretizzata l’adesione dal progetto da parte di dodici comuni, compreso il capoluogo: oltre a Piacenza partecipano Agazzano, Alta Val Tidone, Borgonovo, Cadeo, Calendasco, Gossolengo, Gragnano, Lugagnano, Pianello, Pontenure, Sarmato e Ziano. Contemporaneamente, i primi beneficiari hanno ricevuto l’aiuto richiesto.

È invece storia recente, alla ripresa dell’attività in gennaio, l’avvio della seconda fase di Energia in comune: il percorso di educazione e consapevolezza dei consumi delle famiglie, che prevede come primo step l’impiego di figure professionali - i Tutor per l’Energia Domestica (TED) formati grazie alla partnership con Rete Assist – che, attraverso le competenze acquisite, forniscono supporto sulle tematiche dell’efficienza energetica e riduzione dei consumi. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo incontro dedicato a efficienza e risparmio energetico, a cura dei TED di Banco dell’energia, rivolto a chi opera sul campo accompagnando i nuclei familiari coinvolti nel progetto. Hanno partecipato gli operatori dei comuni, della Caritas e di Federconsumatori: un momento formativo importante per acquisire le conoscenze utili a supportare sulle tematiche energetiche non solo i beneficiari del progetto, ma anche l’intera cittadinanza.

La misurazione dell’impatto e dell’efficacia del Progetto, infine, sarà effettuata in collaborazione con la Sede di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in modo che lo stesso possa diventare best practice a livello nazionale.

I NUMERI

Energia in comune si è costituito con una dotazione di risorse pari a 500 mila euro: 300 mila messi a disposizione in quote equivalenti da Banco dell’energia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Banca di Piacenza e Crédit Agricole Italia. Altri 200 mila euro provengono dalla Camera di Commercio, grazie a un Bando per sostenere gli esercizi e le attività economiche del territorio che più hanno risentito del rialzo dei costi energetici. In seguito, le amministrazioni comunali hanno messo a disposizione 14.000 euro, alimentando il fondo con importi singoli tra i 1000 e i 3000 euro, destinati, esclusivamente, a beneficiari residenti in ciascun comune. C’è da registrare anche il contributo volontariato di un privato, che ha versato 1500 euro a favore del progetto.

La Commissione che analizza le richieste, e si riunisce ogni due settimane, fino al 28 dicembre scorso ha disposto il pagamento di 774 bollette, per un totale di 98.291,09 euro, a favore di 348 nuclei familiari. È stato dunque assegnato quasi un terzo dei 300 mila euro a disposizione per le famiglie, segno che l’iniziativa risponde efficacemente a un bisogno espresso dal territorio.

A livello geografico, Piacenza ha ricevuto il 73% delle risorse erogate, avendo una popolazione, e di conseguenza un numero di richieste, ben maggiore rispetto agli altri comuni. Ancora da implementare è invece l’adesione da parte delle imprese. La Camera di Commercio con la dotazione di 200 mila euro, aveva promosso il Bando “Sostegni energia anno 2023 riservato alle aziende fino a dieci dipendenti e con fatturato annuo non oltre i due milioni di euro (con un calo pari ad almeno il 20% tra 2021 e 2022). Il tetto dei rincari dimostrabili sulla bolletta, pari al 30%, sembra avere scoraggiato i più, e le richieste sono al momento poco numerose. Per questo, si sta valutando un allargamento della platea dei possibili beneficiari.

IL FUTURO

Con il progetto ormai a pieno regime, si stanno valutando ipotesi di ampliamento e nuovi sviluppi. Da una parte si punta ad allargare a nuove Amministrazioni comunali l’adesione, dall’altra si volge lo sguardo ad efficientamento energetico e riduzione dei consumi, ragionando sull’ipotesi di creare delle comunità energetiche. Coinvolgere famiglie, imprese e amministrazioni locali in un percorso integrato volto alla produzione, allo scambio e al consumo di energia da fonti rinnovabili è l’ideale tassello finale di un progetto che punta proprio sul concetto di azione sinergica come veicolo di welfare sociale.

Fondazione di Piacenza e Vigevano, 30/01/24

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