Cerimonia di premiazione | A seguire “Welcome to paradise” e “Sbatti il mostro in prima pagina”

BOBBIO FILM FESTIVAL 2024 04 agosto 2024 ore 21:15 Bobbio (PC) Chiostro di San Colombano

Premiazione del Bobbio Film Festival

a seguire

Welcome to paradise

cortometraggio realizzato nell’ambito dell’edizione 2022 di Bottega XNL-Fare Cinema

Italia, 2023
regia Leonardo Di Costanzo
soggetto e sceneggiatura Alessandra Rosso
consulente alla sceneggiatura Bruno Oliviero
con Marta Cammi, Sofiane Bahari
e con Giorgia Respelli, Luca Massari, Matteo Lorenzo, Vincenzo Michelini, Giovanni Rossi
prodotto da Carlo Macchitella, Pier Giorgio Bellocchio, Manetti Bros
in collaborazione con Paola Pedrazzini
una produzione Mompracem con Rai Cinema
in collaborazione con Fondazione Fare Cinema, XNL Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano
durata 24 minuti

Welcome to Paradise, realizzato nell’ambito dell’edizione 2022 del corso di alta formazione cinematografica Bottega XNL-Fare Cinema, è stato presentato in anteprima mondiale lo scorso 7 settembre 2023 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, unico corto selezionato dal direttore Alberto Barbera in “Selezione Ufficiale - Fuori concorso”. È stato poi presentato al Filmaker Fest di Milano, Festival del Cinema Italiano di Madrid e all’Italy on Screen Today di New York.

Sinossi

Il cortometraggio, realizzato nell’ambito dell’edizione 2022 del corso di alta formazione cinematografica Bottega XNL-Fare Cinema, racconta la storia di Nadia, una ragazzina solitaria e diffidente, che porta una benda su un occhio. Lungo la riva del fiume, in cerca di avventure in compagnia di alcuni gattini randagi, vede un ragazzo maltrattato e rinchiuso in un capanno abbandonato dai ragazzini del paese. Nadia si allontana. Poi, curiosa, torna e tenta di liberare il “prigioniero”. La parete che li separa apre in Nadia la possibilità di giocare ad essere un’altra e a provare, nella seduzione, un’improvvisa voglia di crescere.

In Welcome to Paradise Leonardo Di Costanzo adatta alla cornice bobbiese, in particolare allo spazio singolare sotto il Ponte Gobbo che esemplifica un’idea di periferia del borgo in riva al Trebbia, un universo di soggetti antagonisti e irriducibili, preferibilmente molto giovani; e che ha trovato finora nella sua filmografia un pertinente spazio vitale nei contesti suburbani della Campania. Tutto è sfuggente, accennato e relativamente espresso in questa storia di adolescenze che si incontrano senza conoscersi. Il modello del lungometraggio d’esordio, L’intervallo, viene ora sottoposto da Di Costanzo, dentro un progetto innanzitutto pedagogico e partecipato di opera collettiva, a una verifica lontana geograficamente ma non sociologicamente di temi e domande che restano prive di risposta. Aver colto nei luoghi bellocchiani per eccellenza l’invisibile, che lega adolescenti e stranieri diversamente “imprigionati”, costituisce la prova di continuità e coerenza dell’autore di Ariaferma il quale ha fatto da sempre suo il tema della reclusione istituzionale e reso l’apparenza documentaristica il segno inconfondibile di una drammaturgia della realtà inseparabile dall’ortodossia responsabile della rielaborazione audiovisiva.  

Anton Giulio Mancino

Sbatti il mostro in prima pagina

versione restaurata nel 2024 in 4K dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures, con la supervisione di Marco Bellocchio

Italia, 1972
regia Marco Bellocchio
soggetto Sergio Donati
sceneggiatura Sergio Donati, Goffredo Fofi
con Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Carla Tatò, Jacques Herlin, John Steiner, Michel Bardinet, Jean Rougeul, Corrado Solari, Laura Betti
fotografia Luigi Kuveiller, Erico Menczer
montaggio Ruggero Mastroianni
musiche Nicola Piovani
scenografia Dante Ferretti
costumi Franco Carretti
trucco  Pier Antonio Mecacci
produttore Ugo Tucci
produzione Jupiter Genetrale Cinematografuca, UTI Produzioni Associate, Labrador Films
Distribuzione Euro international Film, Cineteca di Bologna
durata 93 minuti

La versione restaurata di Sbatti il mostro in prima pagina è stata presentata in anteprima al Festival di Cannes, che nel 2021 ha tributato a Marco Bellocchio la Palma d'Oro d’Onore.

Sinossi

In vista delle elezioni politiche che vedono sul campo i principali partiti di governo e di opposizione, un delitto a sfondo sessuale di una studentessa diventa il pretesto per colpire l’azione incalzante dei gruppi extraparlamentari di estrema sinistra da parte della grande finanza reazionaria che supporta la testata conservatrice “Il giornale”; tanto che il cui redattore capo, senza scrupoli non esita a strumentalizzare e depistare le indagini verso la “pista rossa” che conduce a un giovane militante.

Giudicato all’epoca un film minore dell’autore de I pugni in tasca, per la sua apparente adesione ai canoni del film politico-indiziario, in realtà e con il senno di poi Sbatti il mostro in prima pagina è perfettamente in linea con la sua costante attenzione al dato storiografico sensibile. Bellocchio in forma poetica molto personale e contro-narrativa lo ha coltivato e progressivamente intensificato da La Cina è vicina e Nel nome del padre, quindi da Diavolo in corpo, Buongiorno, notte ed Esterno notte a Vincere e Bella addormentata, Il traditore, Marx può aspettare e Rapito. Grazie alla possibilità di rivederlo in una nuova e opportuna edizione restaurata, Sbatti il mostro in prima pagina che parte da premesse di giallo politico e irretisce come un esperimento eccentrico il regista simbolo della contestazione, rivela corde profondamente personali; specialmente quella “pazza” nell’accezione più bellocchiana che pirandelliana, tale da consentire una rilettura d’insieme degli anni della strategia della tensione, con riferimenti precisi ai fatti legati alla strage di piazza Fontana in chiave di delirio collettivo. La “recita della Storia” cara a Bellocchio, grazie qui a un inedito compromesso alto con le convenzioni narrative del film cosiddetto “di denuncia”, offre un’occasione imperdibile per contaminare le istanze del soggetto originale di Segio Donati e del contributo militante di Goffredo Fofi in sede di sceneggiatura con scatti visionari autonomi. La follia, come un virus dotato di inconscio sano e che attraversa ovunque l’opera di Bellocchio, contagia un’epoca rendendo la Storia d’Italia stessa degli anni Settanta, tra contraddizioni, contraffazione della verità e tensioni o contrapposizioni ideologiche fuor di senno, un sintomo di lungo corso che nei personaggi interpretati da Gian Maria Volontè e Laura Betti, ciascuno a suo modo, esplode coniugando disinformazione, violenza e manipolazione. Non è dunque Bellocchio ad avvicinarsi di volta in volta alla verità del tempo; ma paradossalmente il tempo cosiddetto storico, passato e presente, mediante forme istituzionali insospettabili ma palesi o private di malattia mentale, a offrire una sponda nera, anzi noir, ad un universo tragico o tragicomico di chiara matrice manicomiale o post-manicomiale; e che Bellocchio ha restituito all’occorrenza con magistrale insofferenza, estro e dissenso armonico.  

Anton Giulio Mancino


BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Costi
Biglietto per le singole serate del Bobbio Film Festival: € 8 posto numerato
Abbonamento a 9 serate: € 54 posto numerato

Gli abbonamenti possono essere acquistati:
online su www.fondazionefarecinema.it nella sezione Bobbio Film Festival
dal 16 luglio al 19 luglio telefonando al numero 333 5810876 dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.30
dal 20 luglio al 27 luglio allo IAT di Bobbio (Piazza S. Francesco) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30

I biglietti possono essere acquistati:
online su www.fondazionefarecinema.it nella sezione Bobbio Film Festival dal 20 luglio
dal 20 luglio al 26 luglio allo IAT di Bobbio (Piazza S. Francesco) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30
dal 27 luglio al 4 agosto allo IAT di Bobbio (Piazza S. Francesco) dalle 9.30 alle 12.30 oppure all’ingresso del chiostro di San Colombano dalle 19.30 alle 21.15

 

INFORMAZIONI

Per informazioni è possibile:

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Sostiene

indirizzo
Via S. Eufemia 13 - 29121 Piacenza

contatti
[email protected]
(tel) +39 0523 311111

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