FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ Storia di Liliana Segre
SALT'IN BANCO 2024/2025 29 gennaio 2025 ore 9:00 e ore 11:00 Via Santa Franca, 33 – Piacenza Teatro Filodrammatici

SPETTACOLO DEDICATO AL GIORNO DELLA MEMORIA
M.I.L.K. – Minds in a lovely karma | La Piccionaia
FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ
Storia di Liliana Segre
basato sul romanzo edito da Mondadori per il marchio Piemme
con Margherita Mannino | drammaturgia Daniela Palumbo | regia Lorenzo Maragoni
costumi Silvana Galota | musiche originali Filippo Cosentino
direzione tecnica Alberto Gottardi | sound designer Marco Labruna
una produzione M.i.l.k. – Minds In a Lovely Karma
con il sostegno di Zaino Foodservice Srl e mpg.cultura
con il patrocinio di Associazione Figli della Shoah e Comunità Ebraica di Venezia
in collaborazione con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
teatro d’attore | per tutti, da 12 anni- durata 1h
“Perché non posso più andare a scuola papà?” “Perché siamo ebrei, Liliana”.
Una storia dolorosa, indimenticabile, quella di Liliana Segre che a soli 13 anni viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Una storia di cui il mondo deve farsi portatore per tramandare quello che è stato e che non deve mai più accadere. Un racconto che nasce dalla personale esigenza di aiutare le giovani coscienze a familiarizzare con fatti dolorosi che fanno parte del nostro passato attraverso gli strumenti più adatti. Il testo, scritto da Daniela Palumbo, ci parla in modo semplice, diretto. Racconta di un’infanzia felice e spensierata, quella di Liliana bambina, di un’adolescenza stravolta, di un viaggio al limite della sopravvivenza e di una prigionia che si fatica ad immaginare. Di un ritorno, difficile, faticoso e di un amore, infine, che fa rinascere. Questo lavoro di teatro sociale si mostra più che mai fondamentale, imprescindibile in un momento storico in cui i temi dell’immigrazione, della sovranità nazionale, dei confini, tornano a dover essere affrontati in un modo nuovo. La forza del racconto di una vita reale, di fatti realmente accaduti, rende tangibile la precarietà di molti traguardi civili raggiunti dall’uomo. Può sempre succedere qualcosa che rischi di indebolire queste certezze ritenute, fino a poco prima, pienamente condivise. Ecco allora che quei valori, di umanità, di uguaglianza, di tolleranza, tornano a dover essere difesi, compresi, tutelati. La cultura resta l’unico strumento per combattere l’odio, la violenza, la discriminazione. È Liliana che ci insegna tutto ciò e noi con questo spettacolo, la aiutiamo a portare avanti questo messaggio.