Esce il primo bando YouthBank, risorse gestite da under 25 per finanziare progetti dei loro coetanei
Rivolto a tutte le ragazze e i ragazzi under 25 che hanno un’idea che possa contribuire a fare di Piacenza una città più a misura di giovani, si apre oggi il bando YOUTHBANK PIACENZA 2024. Il bando è stato elaborato da un altro gruppo di coetanei, gli YouthBanker, nell’ambito di un progetto promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per promuovere protagonismo giovanile, autonomia decisionale, partecipazione e imprenditorialità.
Il gruppo dei 15 “banchieri” è stato selezionato nei mesi scorsi dal coordinatore del progetto Edoardo Favari, consigliere generale della Fondazione, e accompagnato in un iter di formazione utile a gestire un fondo messo a disposizione dalla Fondazione stessa per sostenere i progetti di altri giovani del territorio. Dopo un lavoro preliminare di analisi sui bisogni più sentiti dai giovanissimi e la definizione di linee di intervento considerate prioritarie, gli YouthBanker hanno redatto un bando che punta a intercettare e sostenere iniziative di carattere socio-culturale volte a migliorare l’inclusività e l’accessibilità dei servizi dedicati ai giovani (integrazione sociale, eventi culturali, opportunità di aggregazione ecc.);
favorire il benessere psicofisico degli individui (prevenzione di disturbi alimentari, bullismo, dipendenze e promozione di equità sociale, inclusione, sport ecc.); sensibilizzare a questioni socialmente rilevanti per i giovani, come sostenibilità ambientale, orientamento alla scuola e al lavoro eccetera.
Saranno gli stessi YouthBanker, nell’ottica della piena autonomia decisionale, a farsi carico del compito di raccogliere, valutare, scegliere i progetti e decidere quali sostenere economicamente, per poi seguire l’andamento di quelli finanziati e verificarne l’impatto.
Il bando si articola in due fasi: da oggi e fino al 28 marzo si apre l’opportunità di diventare YouthPlanner; elaborando un progetto e proponendolo alla YouthBank. Qualora il progetto venga selezionato, per ottenere il contributo dovrà successivamente essere presentato formalmente con il supporto di un ente non profit accreditato secondo le regole della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Tale ente sarà tenuto ad affiancare i giovani proponenti nella presentazione della domanda, garantendo altresì la loro piena autonomia gestionale.
A illustrare l’esito del lavoro di ricognizione svolto sul territorio, le priorità del bando e le modalità di partecipazione, sono intervenuti il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il coordinatore del progetto YouthBank e consigliere generale della Fondazione Edoardo Favari e, soprattutto, alcuni componenti della YouthBank di Piacenza: Alice Lombardelli, Daniel Gambolò, Daniele Spina, Marta Bonatti, Maria Laura Grisi Sakamoto, Sofia Traversi.
«Siamo convinti che per costruire il proprio futuro una comunità debba investire sui giovani – ha sottolineato il presidente della Fondazione Roberto Reggi -; questo vuol dire fornire loro opportunità di formazione e occasioni culturali e di socializzazione, certamente, ma soprattutto promuovere la cittadinanza attiva, formare i futuri “decision-maker” ovvero giovani adulti che abbiano a cuore il bene comune e a cui vengano dati gli strumenti, le occasioni, la fiducia necessari a tramutare il loro desiderio di bene in idee, e le idee in fatti concreti. Questa è la direzione in cui si muove il progetto YouthBank».
«Il motto della YouthBank International è “Real lives. Real money. Real change” – ricorda il coordinatore Edoardo Favari -, crediamo che affidare ai giovani delle risorse economiche e la responsabilità di gestirle in modo equo ed efficace sia un mezzo potente per correggere l'assenza dei giovani dai meccanismi di presa di decisioni. Il denaro che utilizzeranno è un mezzo per portare il cambiamento che desiderano vedere nella propria comunità».
«Siamo fieri del lavoro svolto finora – è il commento degli YouthBanker intervenuti - e non vediamo l'ora di ricevere i progetti e di svilupparli insieme, per fare di Piacenza un posto che sia sempre più a misura dei giovani».
IL BANDO
La Fondazione ha messo a disposizione per questo primo bando 30.000 euro complessivi. I proponenti interessati a partecipare al bando dovranno presentare la loro idea progettuale entro il 28 marzo 2024 compilando un semplice form disponibile sul sito del progetto (youthbank.lafondazione.com). Se ritenuti meritevoli, i proponenti saranno ammessi alla seconda fase, che prevede una formazione obbligatoria gratuita di un giorno e la formalizzazione delle proposte come vere e proprie richieste di contributo, indirizzate alla Fondazione, da predisporre grazie all’affiancamento di una organizzazione no profit entro il 12 maggio 2024.
GLI YOUTHBANKER
Gli Youthbanker sono quindici giovani dai 19 ai 25 anni, sei ragazzi e nove ragazze, che per motivi di residenza, studio o lavoro frequentano il territorio di Piacenza. Sono stati selezionati nei mesi scorsi all’avvio del progetto, sulla base delle candidature arrivate in Fondazione. Questi i loro nomi: Beatrice Ciambriello, Sukdeep Singh, Alessandro Carini, Luca Ferrari, Benedetta Brusamonti, Manuela Terribile, Alice Lombardelli, Marta Bonatti, Micol Palisto, Emilio Maddalena, Maria Laura Grisi Sakamoto, Daniel Ilie Gambolò, Sofia Traversi, Daniele Spina e Alice Zucca.
Il team di giovani, coordinato da Edoardo Favari e Giulia Guardiani, ha seguito alcune intense giornate di formazione residenziale a Villa Castello di Torrazzetta a Borgo Priolo (PV) su procedure di analisi dei bisogni locali, elementi di progettazione, project management, comunicazione e raccolta fondi. La formazione è stata condivisa con i gruppi di YouthBanker afferenti alla Fondazione di comunità comasca, l’ente che sta affiancando la prima YouthBank nella sua fase di start-up.
YOUTHBANK
Il progetto è mutuato dal “modello” messo a punto da YouthBank International, una rete attiva in trentasei paesi del mondo che oggi conta oltre trecento realtà del genere. La prima YouthBank è nata alla fine degli anni Novanta a Belfast, nel pieno del conflitto Nordirlandese, con l’intento di coinvolgere ragazze e ragazzi in un percorso di socializzazione e cura del bene comune. In Italia è stata realizzata per la prima volta nel 2007, su iniziativa della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca. Anche YouthBank Piacenza è entrata a far parte della rete YouthBank International e ne applica la connotazione “glocal”: porta cioè sul nostro territorio un’esperienza internazionale, declinandola e adattandola all’ambito piacentino e ai suoi bisogni specifici.