La lunga aggressione coloniale
Convegno di studi in memoria di Angelo Del Boca
CONVEGNO ISREC - IX EDIZIONE 21 novembre 2024 ore 14:30 Via S. Eufemia 12 - Piacenza Auditorium della Fondazione

I SESSIONE
Gli studi di Angelo Del Boca, la storia e le memorie del colonialismo italiano
Presiede Pier Luigi Bersani, Presidente Isrec Piacenza
Saluti autorità e famigliari
- Mimmo Franzinelli – Fondazione “Ernesto Rossi – Gaetano Salvemini”, Firenze
Del Boca studioso del colonialismo italiano - Nicola Labanca – Università degli studi di Siena
Gli studi sul colonialismo italiano dopo Del Boca - Valeria Deplano – Università di Cagliari
Ricordare il colonialismo italiano. Memoria e memorie da Del Boca all’approccio decoloniale
17:00-17:30 intervallo
- Antonio Brusa – Storico ed esperto di didattica della storia
Didattica del colonialismo. Problemi e prospettive della situazione italiana - Barbara Testini, Università degli Studi di Firenze e di Siena
Nell’archivio di Angelo Del Boca. Struttura e composizione del fondo di Crodo
IL CONVEGNO
Il Convegno ha l’ambizione di riprendere il filo del discorso interrotto tra Piacenza e Angelo Del Boca, chiamando a confronto i maggiori studiosi del colonialismo italiano, della decolonizzazione e della memoria coloniale, insieme ai numerosi Istituti della Rete nazionale “Ferruccio Parri” che in questi ultimi anni hanno realizzato iniziative per rendere omaggio all’autore e alla sua opera.

Angelo Del Boca (Novara 1925 – Torino 2021) è stato Presidente dell’Isrec per vent’anni, dal 1984 al 2004, facendo dell’Istituto, nato per volere degli uomini e donne della Resistenza piacentina, alla quale lui stesso ha dato il proprio contributo, un laboratorio editoriale sul colonialismo italiano attraverso i trentasei numeri di “Studi piacentini” (1987-2004) pubblicati con puntuale cadenza semestrale. Gli oltre centocinquanta saggi siglati da un centinaio di collaboratori italiani e stranieri hanno accompagnato la ponderosa produzione monografica di Del Boca, la sua ardimentosa e documentata presenza nel dibattito storiografico e nell’arena pubblica. Il lavoro di ricerca, documentazione, divulgazione dei crimini, degli errori, finanche delle sconfitte del colonialismo “civilizzatore e generoso”, confacente agli “Italiani, brava gente” (Del Boca, 2005), è stato inesausto, così come l’impegno per il rispetto della verità storica e la maturazione di una “coscienza” civile (Del Boca, 1992), in grado di sostenere scelte responsabili rispetto ai processi di decolonizzazione prima e di politiche estere e di immigrazione poi, argomenti d’attualità altrettanto presenti nei suoi editoriali e negli interventi della Rivista. La severa demistificazione della narrazione del colonialismo nazionale, a lungo persistente nell’accademia e nella versione istituzionale anche in età repubblicana, si è accompagnata nello storico alla comprensione e al rispetto dei “vincoli” che hanno segnato l’esperienza di due milioni di italiani per la “nostra Africa” (Del Boca, 2002).
La sua convinzione che “ricordi, speranze, delusioni, amarezze e nostalgie”, descritti nei tanti memoriali, lettere, diari vadano interpretati alla luce della dialettica di memoria e storia e considerati al pari delle “memorie degli altri”, le memorie dei popoli sottomessi, alla cui raccolta ha dedicato tanto impegno, sollecita ancora e soprattutto oggi interventi culturali e atti di responsabilità politica nei confronti dell’“oltremare” e dei suoi abitanti in cerca di salvezza, perché, ancora, l’“Africa aspetta” (Del Boca, 1959).