La lunga aggressione coloniale
Convegno di studi in memoria di Angelo Del Boca
CONVEGNO ISREC - IX EDIZIONE 22 novembre 2024 ore 14:30-19:00 Via San Siro, 13 - Piacenza Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”

III SESSIONE
Rappresentazioni
Presiede Massimo Toscani, Presidente Galleria d’Arte moderna “Ricci Oddi”
- Gianmarco Mancosu – ILCS-SAS University of London
Immagini (s)coordinate per un impero. Propaganda cinematografica, immaginari e nostalgie del colonialismo italiano - Giovanna Tomasello – Università di Napoli L’Orientale
L’immagine letteraria dell’Africa all’inizio dell’impresa coloniale. L’affresco delle memorie di Guglielmo Massaja, l’autore-missionario, e le avventure di Antonio Cecchi, l’autore-esploratore - Emanuele Ertola – Università di Siena
L’eredità materiale: architetture, monumenti, resti, restituzioni - Lucia Pini – Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”
Cultura visiva e materiale del colonialismo italiano. Tra esotismo, etnografia e propaganda
16:30-17:00 intervallo
- Salone “Amici dell’Arte”, inaugurazione della mostra BOT, Intervista con l’Affrica, opere del periodo coloniale (1934-1940). Visita guidata.
IL CONVEGNO
Il Convegno ha l’ambizione di riprendere il filo del discorso interrotto tra Piacenza e Angelo Del Boca, chiamando a confronto i maggiori studiosi del colonialismo italiano, della decolonizzazione e della memoria coloniale, insieme ai numerosi Istituti della Rete nazionale “Ferruccio Parri” che in questi ultimi anni hanno realizzato iniziative per rendere omaggio all’autore e alla sua opera.

Angelo Del Boca (Novara 1925 – Torino 2021) è stato Presidente dell’Isrec per vent’anni, dal 1984 al 2004, facendo dell’Istituto, nato per volere degli uomini e donne della Resistenza piacentina, alla quale lui stesso ha dato il proprio contributo, un laboratorio editoriale sul colonialismo italiano attraverso i trentasei numeri di “Studi piacentini” (1987-2004) pubblicati con puntuale cadenza semestrale. Gli oltre centocinquanta saggi siglati da un centinaio di collaboratori italiani e stranieri hanno accompagnato la ponderosa produzione monografica di Del Boca, la sua ardimentosa e documentata presenza nel dibattito storiografico e nell’arena pubblica. Il lavoro di ricerca, documentazione, divulgazione dei crimini, degli errori, finanche delle sconfitte del colonialismo “civilizzatore e generoso”, confacente agli “Italiani, brava gente” (Del Boca, 2005), è stato inesausto, così come l’impegno per il rispetto della verità storica e la maturazione di una “coscienza” civile (Del Boca, 1992), in grado di sostenere scelte responsabili rispetto ai processi di decolonizzazione prima e di politiche estere e di immigrazione poi, argomenti d’attualità altrettanto presenti nei suoi editoriali e negli interventi della Rivista. La severa demistificazione della narrazione del colonialismo nazionale, a lungo persistente nell’accademia e nella versione istituzionale anche in età repubblicana, si è accompagnata nello storico alla comprensione e al rispetto dei “vincoli” che hanno segnato l’esperienza di due milioni di italiani per la “nostra Africa” (Del Boca, 2002).
La sua convinzione che “ricordi, speranze, delusioni, amarezze e nostalgie”, descritti nei tanti memoriali, lettere, diari vadano interpretati alla luce della dialettica di memoria e storia e considerati al pari delle “memorie degli altri”, le memorie dei popoli sottomessi, alla cui raccolta ha dedicato tanto impegno, sollecita ancora e soprattutto oggi interventi culturali e atti di responsabilità politica nei confronti dell’“oltremare” e dei suoi abitanti in cerca di salvezza, perché, ancora, l’“Africa aspetta” (Del Boca, 1959).