Inaugurata “Casa Alba” a Ziano, Luogo protetto per donne in difficoltà

È diventato realtà il progetto di accoglienza Casa Alba a Ziano. La struttura, inaugurata nel maggio 2025, è dedicata a donne in stato di temporaneo bisogno: un esempio di convivenza solidale, prezioso anche per chi arriva da situazioni di violenza e può trovare un luogo per sé e eventualmente per i propri figli, nel quale recuperare dignità e speranza nel futuro, con un reinserimento sociale, abitativo e lavorativo.
Casa Alba è di proprietà della Fondazione Giulia e Umberto Chiappini Ets, promotrice del progetto.
La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha aderito sostenendo con un contributo questo spazio innovativo: si tratta di una struttura non di prima accoglienza, ma riservata a chi ha superato la fase di emergenza e cerca un affiancamento in percorsi di crescita personale, sociale e relazionale.
I lavori di adeguamento e ristrutturazione hanno consentito di ricavare nel fabbricato - che sorge nel cuore del paese e dispone anche di ampie aree verdi - nove spazi comuni e altrettante unità abitative indipendenti, composte da angolo cottura, bagno e camera; spazi singoli che sono anche interconnessi, per consentire in un contesto più ampio la possibilità di sperimentare nuove relazioni sociali e momenti di condivisione nelle aree aperte a tutti (Biblioteca, aula attrezzata con computer, orti, sala conferenze, sala giorno e area gioco esterna).
A Casa Alba possono accedere le donne segnalate dal Centro Antiviolenza di Piacenza o da altri enti deputati all’assistenza, con un soggiorno che può andare dai due ai sei mesi, rinnovabili una sola volta.
Intervenuto in occasione dell’inaugurazione, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha sottolineato come il problema della violenza sulle donne sia trasversale a vari ceti e realtà: “Questa struttura risponde a un bisogno fortissimo - ha dichiarato Roberto Reggi -. Gli eventi, anche recentissimi, dimostrano purtroppo che c’è un problema in tutte le categorie sociali, a cui dobbiamo dare una risposta. E ritengo questa una risposta molto concreta, che va a incardinarsi in un sistema, al momento, ancora troppo debole”.




