Realtà & finzione, destini femminili tra Sette e Ottocento

Dal 27 marzo la prima rassegna piacentina di cinema in costume promossa da GioiAlumni e Fondazione di Piacenza e Vigevano, a cura di Alessandro Malinverni

Piacenza, 24 marzo – Storie di donne volitive e appassionate, le cui vite hanno meritato la trasposizione sul grande schermo: sono le protagoniste della rassegna "Realtà & finzione. Destini femminili tra Sette e Ottocento", la prima a Piacenza dedicata al cinema in costume, organizzata dall’associazione GioiAlumni e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, in collaborazione con l’associazione culturale Il Cavaliere Blu.

Tre le proiezioni in programma, a partire da giovedì 27 marzo, che si terranno all’Auditorium della Fondazione e con ingresso libero. Si comincia con La duchessa di Saul Dibb, ritratto dell’affascinante Georgiana Cavendish le cui mise segnarono la moda del tempo. A seguire, il 3 aprile, Il resto di niente di Antonietta De Lillo, che tratteggia la figura di Eleonora de Fonseca Pimentel, tra le più rilevanti della breve esperienza della Repubblica Napoletana del 1799. Il 10 aprile l’appuntamento conclusivo è con Bright Star di Jane Campion, nel quale spicca la figura di Fanny Brawne, musa del poeta John Keats.

«Questa rassegna è una bella occasione per i cinefili piacentini di rivedere una selezione di pellicole che ci restituiscono la soggettiva di figure femminili di straordinaria intensità - commenta il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli -. Una rassegna di cinema in costume rende onore a un tema importante: l’apporto della moda alla narrativa del racconto. Tema peraltro un po’ bistrattato in tempi non recenti, se pensiamo che il premio Oscar ai costumi è stato introdotto solo alla fine degli anni Quaranta, quando si è dato il giusto peso a un elemento che non è solo decorativo, ma un mezzo espressivo che è direttamente parte della storia”.

Ideata e curata da Alessandro Malinverni, la rassegna è l’occasione per intrecciare alla visione dei film la narrazione dell’abbigliamento e del costume nel periodo tra la fine del diciottesimo secolo e l’inizio di quello successivo. Un terreno sul quale si muove con perizia Malinverni, che è storico dell’arte e della moda, direttore del Museo Gazzola di Piacenza e conservatore dell’Accademia di Belle Arti di Parma, e che introdurrà le proiezioni illustrando al pubblico i costumi che caratterizzano ciascuna pellicola.

L’evoluzione della moda maschile e femminile tra Sette e Ottocento sarà più dettagliatamente al centro di un incontro, in programma il 15 aprile, che vedrà Malinverni affiancato dall’esperta di rievocazione storica Margherita Muselli, a chiudere ufficialmente la rassegna.

"Come presidente di GioiAlumni sono felice che questo progetto abbia visto la luce e ringrazio la Fondazione del sostegno . sottolinea Alessandro Malinverni -. Da quest’anno la Scuola d’Arte Gazzola ha istituito un corso di Storia della moda, mentre il Liceo Gioia ne ha uno ormai attivo da tre anni. Segnali questi di un interesse diffuso per il fenomeno della moda: nel mondo inaugurano sempre più spesso mostre e musei a tema – anche il Louvre quest’anno, per la prima volta, ha allestito un’esposizione sull’abbigliamento femminile. Del resto è ormai una convinzione diffusa che la moda sia, come affermava Gillo Dorfles, "un problema tutt’altro che frivolo, perché affonda le sue radici nella religione, nella politica, nell’arte". I tre film scelti per questa prima rassegna sono legati da questo filo rosso: la protagonista di “La duchessa” fu regina incontrastata della moda in Inghilterra a fine Settecento, mentre Fanny Brawne, l’amata di Keats in “Bright Star”, indossava solo abiti da lei ideati e cuciti; in mezzo c’è Eleonora de Fonseca Pimentel, che invece preferì la sobrietà. Tutte e tre le protagoniste hanno dimostrato di agire con determinazione esemplare spaziando dalla politica alla cultura, fino alla rivendicazione dei diritti e delle prerogative della donna, anche attraverso un uso consapevole dell'abbigliamento come forma di comunicazione"

 

Realtà & finzione

Destini femminili tra Sette e Ottocento

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
via Sant’Eufemia 12, Piacenza

Ingresso libero

 

> giovedì 27 marzo, ore 21

“La duchessa” di Saul Dibb

(Gran Bretagna 2008)
Con Keira Knightley, Ralph Fiennes, Charlotte Rampling, Dominic Cooper
Film basato su Georgiana, biografia di Georgiana Cavendish, duchessa di Devonshire

Premio Oscar 2009 per i migliori costumi

Fine '700, Georgiana Spencer è la donna più affascinante della sua epoca. Famosa per la sua bellezza e il suo fascino, diviene un personaggio controverso per i suoi gusti stravaganti e la sua passione per il gioco e per l'amore, dalla relazione appassionata e infelice con il Conte Grey, al complicato ménage à trois con il marito e con la sua migliore amica, Bess Foster. Andata in sposa giovanissima al più anziano e freddo Duca del Devonshire, amica intima di ministri e principi, Georgiana fu un'icona dell'eleganza, una madre devota, un'abile attivista politica, e la beniamina della gente comune.

 

> giovedì 3 aprile, ore 21

“Il resto di niente” di Antonietta De Lillo

(Italia 2004)
Con Maria De Medeiros, Rosario Sparno
Tratto dall’omonimo romanzo di Enzo Striano su Eleonora de Fonseca Pimentel

Premio David di Donatello per i migliori costumi nel 2005

Verso la fine del Settecento, Eleonora de Fonseca Pimentel è una nobildonna portoghese apparentemente fragile, che con intelligenza e fermezza sposa le idee della rivoluzione e decide di lottare per l'affermazione di questi ideali. Nel tentativo di scuotere anche Napoli al vento rivoluzionario che in quel momento soffiava in Europa, all'età di 47 anni finisce sul patibolo, travolta insieme a centinaia di suoi compagni dal furore della rappresaglia borbonica.

 

> giovedì 10 aprile, ore 21

“Bright Star” di Jane Campion

(Gran Bretagna 2009)
con Abbie Cornish, Ben Whishaw, Kerry Fox, Paul Schneider

Londra 1818. Il ventitreenne poeta inglese John Keats inizia una relazione segreta con la sua vicina di casa, la studentessa di moda Fanny Brawne. La diversità dei desideri e delle aspirazioni dei due giovani li porterà all'inizio a vivere il rapporto in maniera conflittuale. In seguito, coinvolti in una relazione amorosa che sfiora i toni dell'ossessione romantica, si ritroveranno ad affrontare i diversi ostacoli imposti dalla società del tempo con tenacia e determinazione.

 

> EVENTO COLLATERALE

martedì 15 aprile ore 18

Conferenza

“La moda maschile e femminile tra Sette e Ottocento”

Relatori Alessandro Malinverni e Margherita Muselli

Piacenza, 21/03/25

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