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Auditorium Piacenza
COMPLESSO SANTA MARGHERITA
Ex-chiesa barocca trasformata in uno spazio polifunzionale, l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha avviato la propria attività nel 1995, promuovendo negli anni rassegne e cicli di incontri con grandi testimoni del nostro tempo.
Lo spazio, dotato di 124 posti a sedere e impianti audio-video, ospita costantemente convegni, concerti, spettacoli e altri eventi culturali, formativi e istituzionali, ed è uno dei punti di riferimento culturali del territorio di Piacenza.
L’Auditorium può essere richiesto esclusivamente per manifestazioni di tipo socio-culturale, che siano in linea con le finalità della Fondazione, da soggetti non-profit e senza finalità politiche, commerciali o professionali. Parte degli eventi sono ospitati all’interno del Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni.
Per l’ottavo anno a Piacenza UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici e Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna si impegnano nel dare un contributo all’evoluzione del percorso deontologico per un futuro professionale più consapevole, nell’informazione scientifica e sanitaria.
Il M° Corrado Greco e il giornalista Mauro Gervasini saranno protagonisti di un dialogo sull’intreccio tra due arti che si rinforzano a vicenda da sempre e in alcuni casi con risultati straordinari, geniali, irripetibili.
Mercoledì 27 novembre alle 17.30 i rappresentanti della commissione RYE e NGSE del Distretto Rotary 2050 presenteranno i programmi di studio per i giovani (anche non rotariani).
Guerre, assedi e assassini: musica visionaria ai tempi degli Asburgo
In questo emozionante programma, Rýnský presenta il suo amato programma di punta - le sonate di Ignazio Albertini - all'interno di altre opere di importanti compositori del XVII secolo legati all'Austria.
Con l’intervento di Beatrice Cristalli
INCONTRO
Un testo contro violenza e discriminazione: dalla “A” di Amore alla “V” di Violenza, 65 parole scritte da 200 studenti e studentesse delle scuole medie e superiori piacentine e da donne di alcune comunità di accoglienza per mamme in difficoltà.
I desideri di libertà e autodeterminazione di giovani donne
Il progetto nasce dalla volontà di chi ha conosciuto e amato Blessing di cercare di aiutare, in suo nome, giovani donne come lei a diventare “libere, indipendenti e buone” affinché la generosità di Blessing le sopravviva.